3. Struttura, governo e amministrazione


3.3. Mappa dei cosiddetti stakeholder


Fare rete è indispensabile – rapporti con altri enti


Il CSV Alto Adige sin dalla sua costituzione collabora con una pluralità di enti e reti nell’ottica di percorsi partecipati e di relazioni attive sul territorio e nella società.

Di seguito riportiamo le principali partnership in corso, che valorizzeranno le attività del CSV Alto Adige anche per i prossimi anni.
Ente Ambito di collaborazione
Provincia autonoma di Bolzano - Ufficio Volontariato e solidarietà Aspetti della Riforma del Terzo settore, con un focus particolare sul Registro Unico del Terzo Settore “RUNTS” e tutte le questioni concernenti l’applicazione del Codice del Terzo settore
Provincia autonoma di Bolzano – varie ripartizioni Aspetti della concessione di contributi, controlli a campione e questioni collegate alla trasparenza. Formazioni sulla Riforma del Terzo settore
Provincia autonoma di Bolzano – Direzione Generale Questioni legate a progetti concreti del Terzo settore negli ambiti della coprogettazione e coprogrammazione. Progetti di inclusione sociale
Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol Questioni legate a progetti concreti del Terzo settore negli ambiti della coprogettazione e coprogrammazione.
Comune di Bolzano Questioni legate a progetti concreti del Terzo settore negli ambiti della coprogettazione e coprogrammazione.
Comune di Merano Da ottobre 2022 attivazione sportello delle consulenze presso il Comune di Merano (2 volte al mese)
Comuni di Andriano, Bolzano, Bressanone, Caldaro, Merano, San Genesio, Sluderno, Velturno Formazione sulla Riforma del Terzo settore e sulle novità riguardante il “RUNTS”
Consorzio dei Comuni della Provincia autonoma di Bolzano Stesura accordo per la vidimazione dei registri del Consiglio direttivo e dei volontari
35 Comuni della Provincia autonoma di Bolzano Organizzazione di serate informative con associazioni del Terzo settore e non sul Codice del Terzo settore

Il collegamento del CSV Alto Adige con la Pubblica Amministrazione persegue l’obiettivo della conoscenza delle nuove opportunità previste dal Codice del Terzo settore.

Nelle formazioni specifiche svolte da parte del CSV Alto Adige nell’anno 2023, i destinatari sono stati oltre alle associazioni del Terzo settore e non anche i seguenti soggetti: Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali, Presidenti e Direttori delle Aziende Pubbliche dei Servizi alla Persona e alla Famiglia, Assistenti sociali, Segretari comunali, Responsabili Amministrativi e Funzionari comunali; Direttori e funzionari delle Aziende Pubbliche dei Servizi alla Persona e alla Famiglia che si occupano degli appalti di servizi, enti del Terzo settore.

L’obiettivo centrale delle iniziative rientranti nel progetto “Rete tra Terzo settore ed enti pubblici” è quello di far comprendere la ratio del Codice rispetto i dispositivi collaborativi e le opportunità per l’Ente pubblico. Fondamentale in questo contesto risulta presentare il percorso informativo sulle nuove forme di partenariato pubblico-privato.
Riassumendo
Il CSV Alto Adige ETS collabora con una pluralità di enti e reti nell’ottica di percorsi partecipati e di relazioni attive sul territorio e nella società. In particolare il CSV Alto Adige ETS è socio di:

CSVnet: l’associazione nazionale dei CSV italiani, rappresenta i CSV presso gli interlocutori di sistema di carattere nazionale e garantisce consulenza e formazione su temi comuni.
Il CSV Alto Adige ETS ha avviato e sviluppato relazioni costanti con Enti Provinciali, Comuni, Ordini Professionali, finalizzate allo sviluppo di azioni congiunte nell’affrontare le problematiche inerenti le azioni per la promozione del volontariato.
CSVNet: il coordinamento nazionale dei CSV
CSVnet, nato nel 2003, associa e rappresenta i CSV sui 51 istituiti grazie alla legge quadro sul Volontariato (n. 266/1991, oggi abrogata) e oggi regolati dal Codice del Terzo settore. Si ispira ai principi della Carta dei valori del volontariato e della Carta della rappresentanza e punta a rafforzare la cooperazione, lo scambio di esperienze e di competenze fra i centri per meglio realizzarne le finalità, nel rispetto della loro autonomia. A questo scopo, fornisce strumenti operativi e servizi di consulenza, formazione e accompagnamento e opera affinché la rete si consolidi quale sistema di “agenzie per lo sviluppo locale della cittadinanza responsabile”.

Nel corso del 2022 i Centri di servizio per il volontariato hanno avviato una nuova stagione di impegno, collaborando alla stesura del “Manifesto dei CSV”. Il documento è frutto del lavoro di un anno cui hanno dato il loro contributo centinaia fra presidenti, consiglieri, dirigenti e operatori di Csv, ma anche esperti e stakeholder di settore, ad iniziare dal mondo delle fondazioni di origine bancaria che finanziano i Centri.

Ringraziamo e complimentiamo inoltre i nostri amici del CSV Trento per l’organizzazione di Trento Capitale Europea del Volontariato.
I portatori di interesse
L’individuazione degli stakeholders rappresenta uno dei passaggi più importanti nella redazione del bilancio sociale poiché consente all’organizzazione di interrogarsi su quei soggetti che sono interessati al funzionamento del CSV Alto Adige e su quali sono le loro esigenze informative.
Per ciascuna tipologia di stakeholders sono stati individuati gli obiettivi del CSV Alto Adige e le specifiche esigenze informative, infine per tipologia della relazione distinguendo tra:

finanziatori;
destinatari dei servizi;
erogatori di servizi;
partner;
enti che concorrono alla governance.

Il CSV Alto Adige ETS si interfaccia con una serie di portatori di interesse. I rapporti più stretti si tengono con gli enti attivi a livello provinciale, con gli enti pubblici, l’università e altri enti di ricerca e con il mondo profit. Un’analisi più dettagliata dei portatori di interesse viene sviluppata nelle singole aree relative ai servizi e alle attività del CSV.

Con il termine stakeholder si intendono tutti i soggetti, interni ed esterni, che sono portatori di aspettative, interessi e diritti collegati all’attività del CSV Alto Adige ETS e agli effetti delle sue attività. Il tipo di attività che l’organizzazione svolge e i numerosi ambiti di intervento in cui è impegnata determinano un ecosistema di stakeholder molto ampio.

Di seguito viene data una rappresentazione che riporta i principali stakeholder.
Stakeholder di missione
Stakeholder a favore dei quali sono realizzate le attività istituzionali del CSV Alto Adige ETS:

i destinatari diretti delle attività ETS, ODV, APS, volontari e cittadinanza che ricevono i servizi erogati;
beneficiari degli interventi;
singole persone, gruppi, collettività in senso ampio, in alcuni casi anche generazioni future, che beneficiano degli effetti di servizi, progetti e iniziative.
Stakeholder che governano
Hanno il compito di dare le linee di indirizzo e amministrare il CSV Alto Adige ETS:

l’Assemblea;
il/la Presidente;
il Consiglio direttivo.
Stakeholder che operano
Danno esecuzione operativa agli indirizzi decisi dagli Organi di governo:

il direttore/la direttrice;
i collaboratori;
gli operatori dei servizi.
Stakeholder che controllano
Soggetti che effettuano un’azione di controllo sull’operato del CSV Alto Adige ETS:

Organismo Nazionale di Controllo;
Organismo Territoriale di Controllo Trentino Alto Adige;
Organo di Controllo CSV Alto Adige ETS.
Stakeholder che designano i membri del consiglio direttivo
ETS della Provincia autonoma di Bolzano e soci dell’Associazione CSV Alto Adige ETS che eleggono i membri del Consiglio direttivo.
Stakeholder che collaborano al perseguimento della missione del CSV Alto Adige
Istituzioni del territorio – si tratta di soggetti con cui viene mantenuto un rapporto costante per definire una programmazione efficace e aderente ai bisogni del territorio:

Provincia Alto Adige;
Comuni ed Enti Locali;
Ordini professionali degli Avvocati, dei Consulenti del lavoro e dei Commercialisti del CSV Alto Adige ETS.

Organismi che svolgono azioni di rappresentanza, di promozione del confronto, di realizzazione di progetti comuni in ambito regionale e nazionale:

CSVNET – Associazione Nazionale dei Centri di Servizio Volontariato;
altri CSV italiani.
Stakeholder che svolgono attività di informazione
I media locali, tradizionali (stampa, radio, tv, agenzie di stampa) e online, che diffondono notizie e analisi sulle attività svolte e sui risultati ottenuti dal CSV Alto Adige ETS.
Preziosi partner pubblici e privati del CSV Alto Adige nell’anno 2024

Provincia Autonoma di Bolzano (soprattutto Ufficio Affari esteri e Volontariato, Direzione generale, varie ripartizioni provinciali);
Regione;
Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano;
Banca Popolare Volksbank;
Camera di commercio;
Gruppo Poli;
La difensora civica;
Consorzio dei Comuni;
Consiglio provinciale della Provincia autonoma di Bolzano;
Cooperativa sociale IARTS;
Museion;
HGV;
APA;
Volkshochschule;
Cedocs;
Libera Università di Bolzano;
Plan Team;
Rete anziani;
Comune di Bolzano;
Comune di Merano;
Ordine dei commercialisti;
Itas;
Assiconsult;
Mediamacs;
Fischer Consulting;
Terra Institut;
Goodify;
Gnews;
Global Forum Südtirol.
Alcuni esempi di incontri con i nostri stakeholder

Cerimonia di inaugurazione a febbraio 2024: Trento, centro del volontariato europeo per un anno



Dopo grandi città come Barcellona, Londra, Berlino e Trondheim, la “piccola” Trento è riuscita a mettere a segno un colpo speciale e ad aggiudicarsi la candidatura a Capitale Europea del Volontariato nel 2024.

Secondo il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, la gara e il processo di aggiudicazione hanno richiesto un assoluto lavoro di squadra da parte di esperti competenti del Comune, della Provincia e del Centro Servizi per il Volontariato di Trento. Le motivazioni addotte dalle autorità competenti per l’assegnazione dell’appalto e la pluriennale esperienza della città di Trento nell’organizzazione di grandi eventi, come il “Festival dell’Economia” o il “Festival dello Sport”, che si svolgono regolarmente con esperti internazionali, sono punti a favore del successo. Gli aspetti logistici giocano un ruolo altrettanto importante quanto il networking tra associazioni, economia e autorità. Alla cerimonia ufficiale di apertura dell’entusiasmante e vastissimo programma annuale con molte offerte diverse, è stato chiaramente sottolineato, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che le associazioni devono essere sollevate dall’eccessiva burocrazia nello svolgimento delle loro attività. La presidente dei Centri di servizio italiani CSVnet, Chiara Tommasini, ha fatto particolarmente eco a questo sentimento, sottolineando che è importante continuare a investire sulle persone che si impegnano per la comunità. In questo contesto, sono state ricordate le iniziative delle Province Autonome di Trento e dell’Alto Adige, da tempo impegnate a fornire assistenza su tutto il territorio nazionale. La formazione continua, la formazione e l’aggiornamento professionale sono particolarmente importanti in questo contesto. All’evento celebrativo erano presenti circa 3.000 rappresentanti del volontariato di tutta Italia e partner internazionali della città di Trento. Sergio Bonagura e Vanessa Macchia in qualità di Presidente e Vicepresidente e Ulrich Seitz in qualità di Direttore, tutti del Centro Servizi per il Volontariato Alto Adige, sono stati invitati a nome della nostra provincia, così come il Presidente della Giunta provinciale Arno Kompatscher in qualità di rappresentante delle istituzioni. Il CSV Alto Adige è lieto di poter lavorare a stretto contatto e in armonia con i colleghi di Trento. Due nomi spiccano in particolare: Giorgio Casagranda e Francesca Fiori, che gestiscono il centro servizi locale per tutte le organizzazioni interessate. Secondo il direttore del CSV Alto Adige Ulrich Seitz, ad esempio, ci sono già progetti per garantire ulteriori finanziamenti per progetti interregionali per entrambe le province. Inoltre, entrambe le province si stanno battendo per ottenere sgravi amministrativi a favore del panorama associativo del Terzo settore e non solo. Un’altra priorità è il consolidamento del volontariato nel suo complesso, con nuove attrazioni per i giovani che vogliono impegnarsi nella società per la prima volta. Diventa sempre più importante anche il coinvolgimento di nuovi cittadini, come dimostra la presentazione di progetti mirati durante la giornata inaugurale della Capitale Europea del Volontariato. Lo sport, la cultura e le questioni sociali si prestano molto bene a questo tipo di iniziative, non da ultimo per promuovere la coesione all’interno della popolazione.
Cooperare per crescere insieme, migliorare l’analisi dei bisogni e rafforzare l’impatto sociale – un ospite illustre del CSV Alto Adige

Il direttore del Dipartimento del Ministero del Lavoro di Roma, Alessandro Lombardi, che ha avuto un ruolo fondamentale nella stesura del Codice del Terzo settore, è stato ospite a Bolzano su invito del Centro Servizi per il Volontariato Alto Adige. Secondo il presidente del CSV Alto Adige Sergio Bonagura, il Centro di competenza per le associazioni altoatesine e l’alto funzionario sono in costante dialogo su diversi temi legati alla Riforma del Terzo settore. L’obiettivo dell’attuale visita era un incontro con circa 40 dirigenti dell’amministrazione provinciale e del Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige per esplorare insieme come due importanti strumenti previsti dal 2018 nell’ambito della collaborazione tra Pubblica amministrazione e organizzazioni del Terzo settore, ovvero la co-progettazione e la co-programmazione, possano essere applicati o implementati nella pratica nel e sul territorio altoatesino. Il direttore del CSV Alto Adige Ulrich Seitz sottolinea che, in base all’esperienza maturata finora, solo pochissimi progetti concreti sono stati avviati sulla base della cosiddetta co-progettazione e co-programmazione, e che si ha sempre l’impressione che questa forma di interazione tra settore pubblico e organizzazioni del Terzo settore riguardi solo il settore sociale, se non altro. Secondo Lombardi, invece, i risultati sono più diversificati e da tempo non si limitano più a un solo ambito come quello sociale.

Alessandro Lombardi spiega che dopo un avvio pieno di interrogativi, le esperienze di amministrazione condivisa tra Pubbliche amministrazioni e Terzo settore, previste dal Codice del Terzo settore, hanno iniziato ad avere una importante diffusione.

La collaborazione tra Pubblica amministrazione e Terzo settore è uno dei grandi nodi della riforma. Con l’articolo 55 del codice del Terzo settore, infatti, il coinvolgimento della cittadinanza attiva organizzata nella gestione dei servizi viene finalmente legittimato e si predispongono strumenti dedicati per lavorare insieme, dall’analisi dei bisogni alla gestione degli interventi.

Co-programmazione e co-progettazione sono i principali strumenti pensati per favorire la collaborazione tra Pubblica Amministrazione e Terzo settore, applicabili a tutti i settori, dall’ambiente alla cultura, dal welfare alla gestione dei beni comuni. L’invito è quello alla cooperazione, quindi, e non alla competizione, per superare la logica del ribasso nelle gare d’appalto e lavorare, invece, per costruire servizi efficienti e rispondenti ai reali bisogni delle comunità.

Alessandro Lombardi ricorda che l’art. 55 del codice introduce una serie di strumenti innovativi. Ma gli operatori della pubblica amministrazione sono adeguatamente preparati a valorizzarli a pieno? Quanto è necessaria una formazione specifica per rendere la normativa davvero operativa? La risposta è unanime: per attuare la riforma bisogna parlare un linguaggio comune. “L’innovatività degli strumenti legislativi, implica la necessità di adeguare ed allineare le competenze di tutti gli attori in scena”. L’unica strada per far dialogare questi sistemi, quindi, è la competenza. Formare gli operatori pubblici coinvolti in questi processi serve da più punti di vista. “Innanzitutto a spiegare in modo preciso quali azioni possano essere sganciate in modo legittimo e legale dai meccanismi del semplice appalto, ma anche per condividere esperienze già avviate da altre amministrazioni e formare i tecnici al percorso degli atti necessari per rendere fattiva la co-progettazione”.
Unirsi per unire le forze
La Difesa Civica della provincia di Bolzano e il Centro Servizi per il Volontariato dell’Alto Adige sono in stretto contatto da anni. Durante la recente visita introduttiva della nuova difensora civica Veronika Meyer a Ulrich Seitz, direttore del Centro Servizi per il Volontariato dell’Alto Adige, l’argomento principale di discussione è stato la grande incertezza attuale delle associazioni, che spesso devono attendere tempi molto lunghi per l’erogazione di contributi da parte di vari enti pubblici, il che comporta notevoli difficoltà per non poche organizzazioni della provincia. I costi del personale e gli obblighi nei confronti dei fornitori giocano un ruolo importante. Già sotto i predecessori di Veronika Meyer, Gabriele Morandell e Michela Morandini, è stato istituito un tavolo fisso per affrontare questo gravoso problema che, secondo Seitz, ora deve essere portato avanti in ogni caso, perché purtroppo si verificano sempre episodi spiacevoli dovuti alla mancanza di comunicazione e di spiegazioni sui motivi delle riduzioni o del rifiuto di alcune domande. Se i pagamenti del saldo vengono ritardati per più di 1,5 anni, come in alcuni casi, non è più possibile fare piani seri per gli esercizi futuri, lamenta Ulrich Seitz.

Inoltre, si è discusso delle componenti fiscali delle associazioni iscritte al cosiddetto registro statale “RUNTS” e di come sia possibile ridurre i timori e le incertezze nei confronti delle strutture che non optano per il Terzo settore. È proprio da qui che l’Ufficio del Difensore civico provinciale e il CSV Alto Adige vorrebbero partire con campagne mirate a livello comunale per fare maggiore chiarezza. In questo contesto ha senso coordinare regolarmente gli incontri. Anche la digitalizzazione non va sottovalutata in questo senso. Entrambe le parti concordano sulla necessità di dissipare i timori infondati in questo contesto. Il CSV Alto Adige fa riferimento ai pacchetti di formazione e perfezionamento professionale studiati appositamente per questo scopo, che sono stati sviluppati per le associazioni altoatesine attraverso un “check-up con consulenza individuale” e possono essere utilizzati immediatamente da tutte le associazioni interessate dopo la prenotazione tramite il sito info@dze-csv.it. L’assistenza è finalizzata a fornire risposte alle domande che attualmente turbano le associazioni e a rendere più semplice il loro lavoro quotidiano.






Organizzazioni di Volontariato ed altri Enti di Terzo settore
Tipologia della
relazione
Destinatari dei servizi
Enti che concorrono alla governance
Partner
Obiettivi del CSV
Alto Adige
Offrire consulenza ed assistenza
Progettare ed organizzare attività di formazione
Promuovere e supportare le organizzazioni nella progettazione di specifiche iniziative
Aumentare la visibilità delle associazioni e la loro capacità di comunicare
Promuovere l’ingresso di nuovi volontari nelle organizzazioni
Comunicare in modo efficace le iniziative del CSV Alto Adige
Esigenze informative degli stakeholder
Quali utilità/vantaggi possono ottenere
Quali servizi eroga il CSV
Modalità di accesso ai servizi
Qual’è il valore aggiunto di essere socio
Visione del sistema del volontariato locale
Volontari e Cittadini
Tipologia della relazione
Destinatari dei servizi
Obiettivi del CSV Alto Adige
Far comprendere l’utilità sociale anche se indirette della propria funzione
Maggiore conoscenza del CSV Alto Adige e della sua mission, della sua funzione e delle attività e dei servizi
Promuovere ed avvicinare i cittadini ad esperienze di autentico volontariato
Esigenze informative degli stakeholder
Conoscenza dei servizi erogati e dell’utilizzo delle modalità di accesso
Quadro delle risorse e dei bisogni del territorio
Come viene rappresentato il risultato della propria azione
Possibilità costituzione nuove associazioni risorse economiche

Soci
Tipologia della relazione
Destinatari dei servizi
Enti che concorrono alla governance
Obiettivi del CSV Alto Adige
Promuovere la democraticità dell’ente
Favorire la partecipazione alle scelte strategiche e di indirizzo del Centro
Incentivare il coinvolgimento nella progettazione dei servizi
Rendicontare in modo chiaro e trasparente in merito all’uso delle risorse economiche
Esigenze informative degli stakeholder
Funzionamento dell’Associazione CSV Alto Adige (statuto, regolamenti, modalità di gestione)
La descrizione dei processi decisionali e dei meccanismi in atto per favorire una partecipazione attiva, consapevole e informata alla governance del CSV
Il significato dell’adesione come socio: diritti e doveri. Il valore aggiunto dell’essere soci
Come (con quali strumenti e quali modalità) poter contribuire alla progettazione dei servizi
Come vengono utilizzate le risorse a sostegno del volontariato locale
Risorse Umane (Volontari, dipendenti, professionisti)
Tipologia della relazione
Erogatori di servizi
Obiettivi del CSV Alto Adige
Promuovere e favorire la crescita e la formazione
Valorizzare l’apporto all’interno della struttura
Operare nell’ottica del “gruppo di lavoro”
Garantire condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro
Applicazione delle migliori condizioni contrattuali compatibili con la natura dell’ente e delle funzioni lavorative (per il personale retribuito)
Esigenze informative degli stakeholder
Quali azioni vengono poste in essere per garantire la formazione interna e la crescita professionale
Come sono valorizzate le competenze
Quale modello organizzativo e quali rapporti con il comitato direttivo
Come è favorito il raggiungimento degli obiettivi sia personali sia organizzativi
Benessere - qualità delle relazioni
Piano di sicurezza
Contratto collettivo nazionale applicato e condizioni contrattuali che regolano le diverse collaborazioni
Organi sociali
Tipologia della relazione
Soggetti che concorrono alla governance
Obiettivi del CSV Alto Adige
Esercizio pieno e consapevole delle funzioni statutariamente attribuite ed al servizio delle organizzazioni di volontariato, della comunità, del territorio.
Favorire l’integrazione tra l’area “politica” del CSV Alto Adige e l’area “tecnica” nel rispetto dei ruoli e delle funzioni
Esigenze informative degli stakeholder
Conoscenza del mondo del volontariato
Conoscenza dei meccanismi di funzionamento del CSV Alto Adige delle modalità di finanziamento, delle regole che lo disciplinano, delle modalità di rendicontazione
Conoscenza del modello organizzativo

Organismo Nazionale di Controllo (ONC) Organismo Territoriale di Controllo (OTC)
Tipologia della relazione
Enti che concorrono alla governance
Obiettivi del CSV Alto Adige
Adottare politiche di programmazione chiare e coerenti con la missione del CSV Alto Adige e la loro efficace, efficiente ed economica realizzazione
Garantire una reale conoscenza delle attività e dei servizi che eroga il CSV Alto Adige
Conoscere e condividere i modelli di rendicontazione contabile, sociale e di monitoraggio e valutazione
Esigenze informative degli stakeholder
Legittimità e correttezza contabile ed amministrativa
Reale fruibilità dei servizi
Coerenza con la programmazione
Fondazioni bancarie
Tipologia della relazione
Finanziatori
Obiettivi del CSV Alto Adige
Instaurare rapporti trasparenti e di fiducia
Rendicontare in modo trasparente le risorse utilizzate
Esigenze informative degli stakeholder
Quantità e qualità dell’utilizzo delle risorse
Ritorno di visibilità nell’azione del CSV
Corretta rappresentazione del proprio ruolo di finanziatori

Università, scuola ed altre agenzie educative
Tipologia della relazione
Partner
Finanziatori
Destinatari dei servizi
Obiettivi del CSV Alto Adige
Offrire percorsi educativi sul volontariato sia agli studenti che agli insegnanti
Promuovere il volontariato giovanile
Creare occasioni di scambio tra Università, scuola ed il mondo del volontariato
Esigenze informative degli stakeholder
Come viene rappresentato il risultato delle collaborazioni effettuate
Collaborazioni realizzate da altre istituzioni

Istituzioni (Regione, Provincia, Comuni)
Tipologia della relazione Partner
Finanziatori
Destinatari dei servizi
Obiettivi del CSV Alto Adige Promuovere la collaborazione per lo sviluppo di reti tra istituzioni e volontariato
Promuovere occasioni di approfondimento sulle tematiche di interesse per il volontariato
Esigenze informative degli stakeholder Contenuti elaborati per definire politiche sociali
Collaborazioni realizzate da altre istituzioni
CSVnet
Tipologia della relazione
Partner
Enti che concorrono alla governance
Obiettivi del CSV Alto Adige
Adeguare i propri strumenti di programmazione, rendicontazione economico – contabile e sociale, valutazione a quelli elaborati da CSVnet
Contribuire alla realizzazione di una politica di CSVnet finalizzata a sostenere i CSV e le organizzazioni di volontariato
Sostenere CSVnet nella realizzazione dei propri programmi
Partecipare ai momenti importanti della vita sociale di CSVnet
Valorizzare gli strumenti che CSVnet programma ed implementa per sostenere i CSV
Favorire la conoscenza delle proprie attività alla rete di CSVnet
Esigenze informative degli stakeholder
Principali dinamiche dell’operato del CSV Alto Adige
Strumenti di programmazione, rendicontazione economico-contabile e sociale, valutazione adottati dal CSV Alto Adige

Altri CSV
Tipologia della relazione
Partner
Obiettivi del CSV Alto Adige
Scambiare analisi, ricerche, informazioni
Contribuire al miglioramento ed alla qualità dei servizi offerti
Esigenze informative degli stakeholder
Strumenti di programmazione, rendicontazione economico-contabile e sociale, valutazione adottati dal CSV Alto Adige
Modello organizzativo e modalità operative

4. Persone che operano per l’Ente


4.1. Risorse umane retribuite

Il CSV Alto Adige si avvale, per il perseguimento della propria mission, di risorse umane volontarie e retribuite, le prime prevalentemente impegnate negli organi sociali e le seconde esclusivamente nella struttura tecnica dell’ente.

In questa prospettiva negli anni il CSV Alto Adige ha operato con un modello organizzativo che ha valorizzato le reti soprattutto informali attive ed operanti sul territorio ed ha visto un’attiva sinergia della dimensione politica e tecnica.

L’organigramma al 31.12.2024

L’organigramma prevede funzioni trasversali: direzione e comunicazione istituzionale con l’assistenza della direzione. Importanti risultano le aree operative: animazione territoriale, promozione e orientamento, informazione e comunicazione, consulenza e accompagnamento (civilistico, fiscale e di progettazione sociale) e formazione. L’Area giuridica è stata rafforzata dato il carico di lavoro derivante dalla Riforma e viene svolta come i settori della consulenza fiscale e del web con il supporto di professionisti esterni.

In totale la situazione del personale e dei collaboratori si presenta come segue:

1 direttore a tempo pieno e con un contratto indeterminato;


1 collaboratore a tempo pieno ed esperto in pubbliche relazioni e tecnologiche innovative;


1 collaboratrice in segreteria in part-time a 60% con un contratto indeterminato;


1 collaboratore in segreteria in part-time a 50% con un contratto indeterminato;


1 collaboratori esterni in libera professione per il servizio di consulenza giuridico-fiscale, nonché per aspetti contabili/dichiarazione redditi;


1 collaboratrice esterna per consulenza sugli statuti ed aspetti organizzativi specifici, nonché questioni legali;


1 collaboratore esterno per consulenze legali;


1 esperto in Privacy;


1 collaboratrice per l’attivazione dei servizi digitali (attivazione SPID, PEC e firma digitale);


1 esperto in igiene alimentare;


20 volontari coordinati da una caregiver/madre di un ragazzo con menomazioni funzionali.


Direzione e comunicazione istituzionale Ulrich Seitz
Amministrazione territoriale a cura della Direzione
Promozione e orientamento a cura della Direzione in stretta collaborazione con il Consiglio direttivo
Informazione e comunicazione a cura della Direzione in stretta collaborazione con il Consiglio direttivo
Consulenza legale: a cura della direzione con due collaboratori esterni
fiscale: a cura dell‘esperto commercialista Thomas Girotto
grafica e webdesign: a cura del collaboratore Oliviero di Lanzo
Formazione a cura della Direzione in stretta collaborazione con il Consiglio direttivo



Consiglio direttivo
Revisori dei conti
Riassumendo: le risorse umane


La struttura operativa del CSV Alto Adige al 31.12.2024 è basata principalmente su quattro dipendenti con contratto a tempo determinato e indeterminato, che complessivamente sviluppano un monte ore pari a tre unità a tempo pieno.

Il contratto applicato per il personale dipendente è quello del Commercio e servizi ed i livelli retributivi vanno dal primo al quinto livello. Non sono previsti benefit o sistemi di premialità. A tutte le risorse umane sono inoltre riconosciute le spese sostenute per eventuali trasferte connesse allo svolgimento delle proprie funzioni.

Fanno parte del personale retribuito anche sette consulenti necessari per funzioni specifiche che richiedono competenze tecniche specialistiche non presenti tra i dipendenti dell’ente. Di seguito riportiamo alcuni dati aggregati sulle risorse umane retribuite inquadrate all’interno dell’organigramma del Centro in riferimento ai titoli di studio dei dipendenti, alla distribuzione di genere ed all’età.

Formazione delle risorse umane retribuite


Il contesto normativo e l’assetto organizzativo e di gestione dei processi prevedono un consistente impegno di formazione e sviluppo delle risorse umane. Per tale motivo il CSV Alto Adige cura la formazione dei dipendenti proponendo loro percorsi di formazione e di aggiornamento, beneficiando in particolare delle proposte formative di CSVnet dedicate alla rete dei CSV.

Nel 2024 sono state 30 le iniziative formative, per un totale di 130 ore, che hanno visto la partecipazione complessivamente lo staff del CSV Alto Adige (dipendenti e consulenti) e del presidente, soprattutto ad iniziative concrete, proposte dal “CSVnet”.